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Siamo Tutti Stanchi

by Giorgieness

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1.
Me ne vado dalla festa Sgomitando per la giacca Salto giù dalla finestra Primo piano, tanto è bassa Stando attenta alle ginocchia E hai portato a casa Giorgia Ma non era quella giusta Stringo il collo nella sciarpa Salgo in casa e fumo erba Stacco un po’ la testa Avete tutti ragione Sono il mio male peggiore Sono il mio male migliore Avete tutti ragione Sono il mio male peggiore Sono il mio male migliore Sono il mio male migliore Avete tutti ragione Sono il mio male peggiore Sono il mio male migliore Avete tutti ragione Sono il mio male peggiore Sono il mio male migliore Sono il mio male migliore
2.
Calamite 03:36
Sei, sei, sei Un vuoto che non si riempie mai Dai, dai, dai Ma è sempre più quello che hai E mai, mai, mai Coi denti sorriderai Perché sai, sai, sai Sai bene il male che mi fai Noi non cambieremo mai Noi calamite per i guai Però mi cerchi ancora Sia maledetta la sera Quando rimango da sola Corro da te ancora Non sono forte ancora Non abbastanza ancora Ma cosa te ne frega Ho io le dita in gola Hai, hai, hai Il vuoto in mezzo al petto ormai Ci metterai i premi che vincerai Tu fai, fai, fai Di tutto, ma non paghi mai Sceglierai La maschera migliore che hai Noi non cambieremo mai Noi calamite per i guai Sarò più forte allora Anche se sarà sera Io chiuderò la gola Non capirai ancora Non sono forte ancora Non abbastanza ancora Ma cosa te ne frega Ho io le dita in gola
3.
Dentro e fuori, dentro e fuori dalla chiesa Sposami e facciamola finita Urla sempre a squarciagola verso sera Questa bestia è più feroce quando trema Luce spenta, luce spenta, luce accesa Quando perdo i tuoi contorni chiedo scusa Resto ferma dentro gli occhi di medusa Io ti odio e intanto ti faccio le fusa Dimmi, dimmi, dimmi cosa vuoi Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che altro vuoi Dimmi, dimmi, dimmi cosa vuoi Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che altro vuoi Anche l’arte della guerra è poesia Mani dentro ad altre mani sotto casa mia Le lenzuola ancora verdi per l’invidia Menti bene o almeno inventati una scusa Dimmi, dimmi, dimmi cosa vuoi Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che altro vuoi Dimmi, dimmi, dimmi cosa vuoi Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che altro vuoi
4.
Vecchi 03:07
Ricordati che saranno questi i bei tempi andati Con la testa sopra un piatto, io ti tengo i capelli E li ho già dimenticati Parli di felicità con gli occhi grandi e vuoti Di futuri senza trucchi per sentirci meno fragili Ma siamo tutti stanchi, siamo vecchi e siamo stupidi Vecchi i nostri sentimenti e le parole per descriverli Io non so cosa sia la luce Io non so nemmeno che cosa mi piace Ho sempre troppo freddo e per questo cerco te Che vivi al centro esatto dell’inferno Ecco, ecco così Anche più forte fammi a pezzi Voglio sentirmi Hai detto: guardaci! Come siamo belli In questi momenti storici, fotografati e immobili Ci sentiamo forti solamente con i numeri E ci sentiamo soli, ma in due già siamo troppi Ricordo solamente quei pensieri che Mi hai messo con le dita sulla lingua Il resto è un fiume in piena che si calmerà Non ho le scarpe giuste per la guerra Ecco, ecco così Anche più forte fammi a pezzi Voglio sentirmi Ecco, ecco così Anche più forte fammi a pezzi Voglio sentirmi Gli attimi migliori senza foto ricordo Le tue mani intorno al collo Tutto il resto è solamente rumore di fondo Stringi ancora, fallo adesso Ecco, ecco così Anche più forte fammi a pezzi Voglio sentirmi Ecco, ecco così Anche più forte fammi a pezzi Voglio sentirmi
5.
Essere Te 02:27
Ho accettato di avere dei limiti Di non averti insegnato niente Né di come si puliscono i mobili Né tantomeno di me Ho accettato lavori improbabili Due euro all’ora sono meglio di niente E tutte quelle tue critiche sterili Su ciò che pensi di me Chissà com’è essere te Chissà com’è Ho una certa nostalgia di un miracolo E una specie di utopia: il male pratico Se hai paura del tuo dio, è un ostacolo Quando perdi la magia ti senti arido Ora so che funziono a periodi Che la follia è un’amica latente Il mio passato è un mosaico di uomini E tu non meriti me C’è un silenzio voluto nell’anima Dove si annida ciò che non confessi Mostri solo i tuoi lati più nobili Gli altri li tieni per me Chissà com’è essere te Chissà com’è Ho una certa nostalgia di un miracolo E una specie di utopia: il male pratico Se hai paura del tuo dio, è un ostacolo Quando perdi la magia ti senti arido Chissà com’è, chissà com’è essere te
6.
Ho chiuso dentro queste scatole Tutto ciò che siamo stati E ti ho lasciato in un cassetto Tutte le lettere che non hai letto mai Tutte le nostre litigate Tutte le cene da tua madre che Non mi poteva sopportare E ora sa che aveva ragione lei Finisce questa convivenza E credo ancora di esser pazza Ma già la vedo che entra in casa Che dorme nelle mie lenzuola Si fa le sue foto di merda Con quella faccia lì da stronza Dimmi di noi che cosa resta Dimmi di noi, dimmi che cosa resterà Dimmi di noi dimmi che cosa resta Dimmi di noi, dimmi che cosa resterà Cambierò casa, cambierò città Cambierà faccia chi mi sveglierà Ti prego chiama quando passerai di qua Te lo presenterò, vedrai, ti piacerà Noi siamo stati due egoisti Ci baciavamo coi coltelli Stretti stretti in mezzo ai denti Ti sei tenuto anche i miei gatti Finisce questa convivenza E credo ancora di esser pazza Ma già la vedo che entra in casa Prende il caffè dalla mia tazza Con addosso la maglietta Che ti è sempre stata stretta Dimmi di noi che cosa resta Dimmi di noi, dimmi che cosa resterà Dimmi di noi dimmi che cosa resta Dimmi di noi, dimmi che cosa resterà Quella maglietta ti è sempre stata stretta Quella maglietta ti è sempre stata stretta Quella maglietta ti è sempre stata stretta Quella maglietta ti è sempre stata stretta Quella maglietta ti è sempre stata stretta Ma in questi anni hai messo un po’ di pancia Quella maglietta ti è sempre stata stretta E forse anche la nostra convivenza
7.
Controllo 02:43
Sei l’unico al mondo per cui valgo qualcosa Sarà per questo che mi hai chiusa nella torre più alta Le catene ai piedi Con addosso segni che non vedi più Perché non guardi me, non guardi me E giro sempre in tondo Giro sempre in tondo E tu rimani fermo Tu rimani fermo Quando una sera d’agosto Hai preso il coltello e lo hai messo vicino Vicino al mio collo Hai detto: “Lo hai visto Che cosa mi hai fatto Io ero tranquillo Io ero tranquillo Io ero tranquillo!” Le catene ai piedi Con addosso segni che non vedi più Perché non guardi me, non guardi me E giro sempre in tondo Giro sempre in tondo E tu rimani fermo Tu rimani fermo Io giro in tondo, giro in tondo E agli altri la nascondo Quella parte di te Che non ha controllo
8.
Fotocamera 03:30
Lascio agli altri i grandi discorsi su come si vive Io vivo Prendo per buoni tutti i consigli, faccio dei giri assurdi E ci arrivo Sedete tutti quanti alla mia tavola I vostri piatti pieni e il mio una briciola Mi alzerò senza far rumore Non lo vedrà nessuno quando me ne vorrò andare Però tu no, tu no, non lasciarmi qui Non lasciarmi qui, non lasciarmi, no! Tu no, tu no, non lasciarmi qui Fa così freddo e la mia testa non funziona E il treno non arriva Lascio il posto d’onore agli sbagli e ai lati tremendi Che ho Riesco a brillare per dieci secondi più forte del sole Poi mi spegnerò Guardate tutti quanti la mia recita Convinti questa sia una scena comica Sentirsi Dio dentro una fotocamera Vi sento dire: “è un trucco quando sanguina” Però tu no, tu no, non lasciarmi qui Non lasciarmi qui, non lasciarmi, no! Tu no, tu no, non lasciarmi qui Fa così freddo e la mia testa non funziona E il treno non arriva Però tu no, tu no, non lasciarmi qui Non lasciarmi qui, non lasciarmi, no! Tu no, tu no, non lasciarmi qui Fa così freddo e la mia testa non funziona E il treno non arriva Il treno non arriva Il treno non arriva Il treno non arriva
9.
Umana 03:27
Perdonami, sono solo sincera Tu giudichi, ma non sai la storia Permettiti di essere umana Concediti di aver sbagliato strada Vergognati di lunedì Tu, puoi svegliarti tardi! Che strano non sentire niente Ti svegli e di colpo sono tutti vecchi Se la nave affonda resto con la banda Di nove vite questa è la terza Seguimi, ma io non so la strada O vendimi se valgo qualche cosa Riposati, comincia la salita Ti sveglio io se capisco qualche cosa Che strano non sentire niente Ti svegli e di colpo sono tutti vecchi Se la nave affonda resto con la banda Di nove vite, beh, questa è la terza
10.
Mya 03:47
La mia è una malattia Che fa paura È il vuoto e ora lo sai Il vuoto non si cura Si riempie Si svuota Si consuma Non è di moda mai Ma è su tutti i giornali Si ammette a bassa voce e poi Non si riposa in pace Lei ti riempie Ti svuota Ti consuma

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released October 20, 2017

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